Piazza Roma si trasforma in Cittadella della Ricerca: 3.450 visitatori e oltre 160 protagonisti UniSannio
Un’ondata di curiosità e passione per la scienza ha attraversato Benevento venerdì 26 settembre, in occasione dell’edizione 2025 della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori. Piazza Roma, cuore della città, si è trasformata per una sera in una Cittadella della Ricerca, accogliendo 3.450 visitatori e ospitando più di 160 ricercatori e ricercatrici dell’Università del Sannio.
Studentesse, studenti, famiglie e cittadini hanno potuto vivere un’esperienza fatta di esperimenti, dimostrazioni e incontri diretti con chi ogni giorno lavora nei laboratori. Dai segreti della botanica e della genetica allo studio dei microbi, dalla chimica alla sostenibilità, passando per smart city, robotica, Internet delle Cose, fusione nucleare ed energie rinnovabili: i partecipanti hanno avuto l’occasione di entrare in contatto con i diversi volti della ricerca. Non sono mancati momenti spettacolari come le osservazioni astronomiche e le simulazioni di scene del crimine, fino ad arrivare alle tecnologie per la salute e per le infrastrutture.
La scienza al centro del dialogo
A sottolineare il valore dell’iniziativa è stato il rettore Gerardo Canfora, che ha ricordato come in un tempo segnato da diffidenza e negazionismi, eventi come la Notte dei Ricercatori siano fondamentali:
“Riportare la scienza al centro del dialogo con i cittadini, rendendola accessibile, comprensibile e vicina, è oggi più che mai una sfida necessaria. La grande partecipazione è la prova che la comunità riconosce nell’Università del Sannio un interlocutore credibile, capace di coniugare ricerca e didattica al servizio della società”.
L’entusiasmo dei partecipanti
Un segnale chiaro arriva anche dai questionari distribuiti durante la serata, analizzati dal prof. Marco Consales, delegato al Trasferimento tecnologico. I numeri parlano da soli: oltre l’81% dei visitatori si è dichiarato molto soddisfatto, mentre un ulteriore 18% ha espresso un giudizio positivo. In particolare, sono stati apprezzati la disponibilità dei ricercatori (61%), la chiarezza delle spiegazioni (49%) e la possibilità di partecipare attivamente alle attività (41%).
“L’interattività e il contatto diretto sono elementi fondamentali per il successo della divulgazione scientifica – ha commentato Consales –. La risposta entusiasta dei più giovani è la prova che la ricerca, quando è raccontata con passione, sa ispirare e coinvolgere le nuove generazioni”.
UniSannio e il progetto S.T.R.E.E.T.S.
La Notte dei Ricercatori a Benevento si inserisce nel più ampio progetto europeo S.T.R.E.E.T.S. (Science Technology Research for Ethical Engagement Translated in Society), coordinato dall’Università di Napoli Federico II e finanziato dal programma Marie Skłodowska-Curie MSCA and Citizens di Horizon Europe. L’Università del Sannio è partner attivo di questo percorso biennale che mira a portare la scienza nelle strade e nelle piazze, trasformandole in luoghi di confronto inclusivo.
La prof.ssa Antonella Tartaglia Polcini, delegata alla Terza missione, ha sottolineato l’impatto dell’iniziativa:
“È un messaggio di speranza, fondato sull’investimento nella ricerca al servizio del bene comune. Con il contributo delle giovani e appassionate menti dei nostri ricercatori, abbiamo mostrato come la scienza possa diventare una forza capace di cambiare la società, proprio come ci ricorda l’esempio di Marie Curie”.
Un ponte tra scienza e società
La serata ha confermato ancora una volta la centralità del rapporto tra ricerca e cittadinanza, trasformando Benevento in un laboratorio a cielo aperto e offrendo una testimonianza concreta di come la scienza, raccontata con passione, possa diventare patrimonio condiviso.

